mercoledì 25 aprile 2012

LETTURA D’ IMMAGINE: ELENA DI TROIA

LETTURA D’ IMMAGINE: ELENA DI TROIA
BENEDETTA - Vedo degli uccellini ed Elena di Troia, una montagna ed un fiume
ROSSELLA  - Io vedo delle case e dei fiori
ANDREA - Vedo il vestito viola poi vedo…
DANIELE -  La donna più bella si trova in un posto pieno di fiori e di uccelli e che vedo delle case lontane e delle montagne nel lago
FRANCESCA -Vedo dei fiori e degli uccellini
MIRCO  - Vedo una terrazza con sotto un bel prato giù c’è un fiume, poi ci sono dei fiorellini ed Elena sull’erba
GILDA  - Io vedo Elena di troia delle colombe dei fiori delle montagne ed un lago
FERDINANDO - Vedo che Elena si sta alzando i capelli con la mano, poi ha dei braccialetti
MATTEO T. - Vedo Elena, poi il lago, le montagne, poi ha un vestito, poi ci sono dei cespugli e basta
MARTINA  - Vedo Elena
JAMILA  - Vedo Elena che si guarda allo specchio, vedo dei fiori, le montagne, le colombe un prato
LIA - Vedo che ha dei braccialetti nei piedi, ci sono delle colombe, delle montagne dei fiori
CHIARA - Vedo un muretto delle colombe, Elena che si guarda allo specchio, delle montagne, la terra ferma e dei fiori
NOEMI - Vedo degli uccellini, poi dei fiori, il cielo e le nuvole, delle colombe, lo specchio e la donna più bella
ALESSIA - Una bimba, che balla, ci sono fiori, mare, si tuffa, uccellini


Il pomo della discordia e il giudizio di Paride

Doveva essere un giorno felice. Si celebravano le nozze di una dea del mare, Teti, con un uomo bellissimo, Peleo, e tutti gli dei erano venuti a festeggiare gli sposi portando loro una grande quantità di doni.
Volevano starsene tutti in pace e contenti; perciò al banchetto non era stata invitata Eris, l’imbronciata dea della discordia.
Se compariva lei scoppiavano litigi furiosi e più nessuno aveva voglia di ridere e scherzare.
Ma quella guastafeste riuscì ugualmente a rovinare ogni cosa. Nel bel mezzo del pranzo arrivò di corsa e fece rotolare sulla tavola una mela d’oro. Poi, ridendo malignamente, scappò via.
Tutti – dei e dee – cercarono di afferrare la mela preziosa, se la strappavano di mano l’un l’altro, gridavano, litigavano.
– Attenzione! – gridò a un certo punto qualcuno – Sul pomo c’è una scritta.
– Cosa?
– Avanti, qualcuno legga cosa c’è scritto.
– C’è scritto: “Alla più bella”.
Allora Era, Atena e Afrodite si buttarono sulla mela d’oro.
– A me, a me – gridavano dandosi gomitate e spintoni.
– Spetta a me la mela d’oro. Sono io la più bella! – strillavano furiose pestandosi i piedi.
– Sia Zeus, il padre di noi tutti, a decidere chi tra voi tre meriti il pomo d’oro – proposero gli altri dei.
– Non voglio essere io arbitro tra voi, perché voglio bene a tutte e tre e, se fosse possibile, vorrei vedervi tutte e tre vincitrici ma il pomo è uno solo, perciò una sola può ricevere il premio di bellezza.
È meglio allora che il figliolo del re di Troia che è molto bello e si intendi assai delle cose d’amore, giudichi tra queste dee qual è bellissima”.
La prescelta avrà il pomo.
Paride allora disse: queste tre dee sono tutte ugualmente bellissime non so chi scegliere.
Allora Era gli si avvicinò e disse: – O Pàride, principe di Troia, se giudicherai me la più bella, ti renderò ricco più di qualsiasi altro uomo sulla terra.
Dopo Era parlò Atena: – Guardami, e sappi che se darai a me la mela d’oro io ti renderò un guerriero invincibile, il più forte, ma anche il più saggio, di tutti gli uomini.


Fu quindi la volta di Afrodite, che soavemente sussurrò: – Ascoltami, bel giovane, se darai a me il pomo della vittoria, io ti darò in moglie la più bella donna del mondo: Elena di Sparta, che è figlia di Leda e di Zeus
.– Me lo giuri? – gridò Paride.
– Certo che sì.
Afrodite giurò e Pàride le consegnò il pomo prezioso ma in questo modo si attirò l’odio delle altre dee, che si allontanarono complottando la rovina della sua città: Troia.
Tempo dopo Pàride ottenne dal padre di essere inviato come ambasciatore a Sparta, dove regnavano Menelao ed Elena.
Il principe di Troia fu accolto con tutti gli onori da Menelao, Elena, allora, mise il suo vestito più bello e andò incontro all’ospite.
Quando la bella donna entrò nella sala del banchetto, a Pàride sembrò di vedere una dea. Non poteva staccare gli occhi da lei e ogni suo sorriso lo riempiva di felicità.
– Non potrò mai amare altra donna che questa – pensava – e non avrò pace finché non la farò mia sposa.
È questa la donna che Afrodite ha promesso di darmi e l’avrò.
La porterò con me a Troia e sarò felice con lei, per sempre.
Elena era affascinata dalla bellezza, dalla gentilezza del giovane principe straniero, era già innamorata.

Prima che la luce dell’alba scivolasse nella stanza, Elena aveva preso la sua decisione: quella notte stessa avrebbe raggiunto Pàride nella sua nave e sarebbe fuggita con lui.

lunedì 23 aprile 2012

Il cavallo

Il cavallo è un mammifero ungulato di grossa taglia. Appartiene al genere Equus. Si suppone che la domesticazione sia avvenuta a partire da una sottospecie estinta delle steppe asiatiche, il tarpan. Viene utilizzato come da tiro, da sella e recentemente, come animale d'affezione. È in grado di rinselvatichirsi e di sopravvivere autonomamente allo stato brado. Viene utilizzato come da tiro, da sella e recentemente, come animale d'affezione. È in grado di rinselvatichirsi e di sopravvivere autonomamente allo stato brado.
Frutto di una lunga e ben conosciuta evoluzione, il cavallo presenta un'elevata specializzazione morfologica e funzionale all'ambiente degli spazi aperti come le praterie, in particolare ha sviluppato un efficace apparato locomotore e un apparato digerente adatto all'alimentazione con erbe dure integrate con modeste quantità di foglie, ramoscelli, cortecce e radici.

mercoledì 4 aprile 2012

Visita guidata alla fattoria Lillastro (III sezione)



COSA ABBIAMO VISTO?
GAIA - abbiamo visto: i poni i cavalli, le pecorelle, il cinghiale, e il cane.
ANDREA - ho visto: i cavalli, i poni, il cinghiale, i galli, il taccchino.
IACOPO - che sono andato sul poni, sono stato bene, ho giocato al pallone.
MARTINA - sono salita sul poni, ho visto i pappagalli, i cinghiali, mi e' piaciuto vedere i conigli piccoli.
MIRCO - mi e' piaciuto quando sono andato sul poni, ho visto il cane, i conigli, il gallo, mi e' piaciuto giocare al pallone.
JAMILA - mi sono piaciuti tanto i conigli, quando ho allattato con il biberon le caprette, poi mi e' piaciuto tutto
LORENZO i cavalli
GILDA - mi sono piaciuti di più le caprette, i cavalli, il pavone, i maialini d’india, le galline, il gallo, poi sono stata pure bene perché ho giocato sul prato con i miei amici
MATTEO B. - mi e' garbato giocare a palla, poi mi e' garbato vedere i conigli, il cane che era piccino, ma una razza bellina.
LIA - mi e' piaciuto accarezzare le capre, andare sul cavallo, poi mi e' piaciuto guardare i conigli, non avevo mai visto tanti animali.
MATTEO C. - mi e' piaciuto salire sul poni, giocare con i miei amici sul prato, poi quando ho dato il latte ai caprettini.
NOEMI - mi sono piaciuti i coniglietti, il cagnolino, poi mi e' piaciuto dare da mangiare ai poni.
FERDINANDO - mi e' piaciuto lavare il poni, guardare il pavone ed andare in groppa al poni
BENEDETTA - mi e' piaciuto dare il latte alle pecorelle, andare sul cavallino e pulirlo.
DANIELE - mi e' piaciuto il pavone, il coniglio, ho giocato con i miei amici sul prato, poi ho portato da bere il latte alle caprette, mi e' piaciuto tanto salire sul poni, poi sono stato veramente bene ed ho visto anche un millepiedi
MATTEO T. - mi e' piaciuto il pavone, poi il gallo, i coniglietti, le anatre, le caprette
ALESSIA - ho visto cavallo, cane, gallina, ho dato il latte al piccolo di capra



Visita guidata alla fattoria Lillastro (I sezione)




GITA ALLA FATTORIA
Sonia: Abbiamo visto il cinghiale
Alice: Ho visto le pecore
Vittorio: Io ho visto il tacchino
Asia: C'era la paperella
Selene : C'erano i pulcini e bevono l'acqua
Federico: Abbiamo visto il pavone che faceva la ruota con la coda
Lorenzo: C'era il cinghiale, andava vicino alla gabbia ed era grosso
Sofia: C'erano i conigli
Mattia: Dentro le cassette
Matthias: erano bianche e nere
Selene: C'erano i criceti
Massimo: Il pavone
Jastin: C'erano i cavalli che mangiavano il fieno
Alice: Anche le carote
Bianca: Uno era nero
Asia: bianco
Alessandro: Il leone e i topini
Alice: c'erano anche le galline che facevano le uova
Lorenzo: ma alla fattoria non ci sono i leoni!

Francesco: Anch'io ho visto il topo
Federico: Siamo saliti sopra il cavallo
Lorenzo: l'abbiamo spazzolato
Asia: gli abbiamo tolto tutti i peli
Alessandro: La pecora si è buttata nel buco
Selene: La capretta ha bevuto il latte col biberon
Guela: Io ho visto la capretta nera
Alice: C'erano anche i cavalli piccolini
Vittorio: Si chiamano pony
Selene: Ci hanno le corna
Lorenzo: Le orecchie, c'era una pecorina
Selene: La gita è stata bene
Alessandro: A noi ci piace gli animali
Selene: le galline facevano coccodè coccodè
Asia: Al coniglio gli abbiamo dato l'erba
Selene: Abbiamo urlato e spaventato le galline
Alessandro: Siamo andati a guardare il cavallo piccolo
Massimo: E' stata bella questa gita