venerdì 30 marzo 2012

Visita guidata alla fattoria Lillastro (II sezione)

COSA TI E’ PIACIUTO DI PIU’?
Victor: le galline
Francesco P.: quando abbiamo giocato nell’erba
Mattia: le pecorine piccoline
Riccardo: la parte della fattoria che mi piaceva di più era il csne, quello grande
Michelle: quel coso tutto nero (il cinghiale)
Francesco R.: mezzo cane, mezzo maiale
Marua: mezzo capra e mezzo uomo
Akram: i cavalli e correre
Emmanuele: le caprette
Annalisa: i fiori, quella specie di gallina tutta colorata (pavone), le caprette, i cavalli, i pony, i conigli, tutto
Matilde: i maiali d’india
Annalisa: i purcellini d’india, India è il paese
Jessica: i cavalli
Alessia: i cani e i cavalli
Giulio: quando abbiamo fatto il pane
Lorenzo: a me 2 cose: le paperotte e il tacchino con la coda lunga (pavone)
Marua: i coniglietti
Francesca: le pecorine piccoline
Francesco R.: il pavone


ABBIAMO FATTO IL PANE
Marua: con la farina
Lorenzo: lievito madre
Mattia: l’impasto, il lievito madre è un burro
Lorenzo: il lievito di birra
Mattia: e acqua calda
Akram: abbiamo mangiato pizza
Francesco R.: abbiamo messo gli occhi
Mattia: la bocca
Alessia: l’abbiamo messo in forno
Giulio: abbiamo messo le cose per decorare il pane
Alessia: dopo abbiamo visto gli animaliuu
Mattia: abbiamo corso
Akram: il maiale, il cavalle
Mattia: i galli e abbiamo dato da mangiare alle oche
Lorenzo: il grano
Annalisa: abbiamo raccolto l’erba per i purcellini d’india
Marua: c’era un cavallo nero, uno marrone e uno marrone
Mattia: e quello bianco
Marua: quello bianco non era un cavallo, era una zeprina, si era nascososto con i capelli sugli occhi
Mattia: era un pony
Marua: un pony????
Jessica: abbiamo visto gli uccellini

giovedì 29 marzo 2012

OTTAVA FATICA: LE CAVALLE DEL RE DIOMEDE

Per l’ottava fatica Eracle fu spedito da Euristeo a catturare le cavelle di Diomede Tracio (secondo le fonti lui era il figlio di Ares e Cyrene).
Viveva in una regione selvatica e accidentata sulle spiaggie del mare Nero.
Aveva quattro cavalle selvagge, che alimentava con carne di stranieri.
Si dice che Diomade fosse selvaggio come le sue cavalle; loro erano toltamente incontrollabili e furono legate da catene a una mangiatoia di bronzo.
Quando Eracle arrivò al palazzo, l’ eroe prese prigioniero il re.
Poi, conoscendo la brutalità e le sofferenze che Diomede aveva causato, lo afferrò e lo gettò nella mangiatoia di bronzo in pasto alle cavalle.
Questo calmò le cavalle ed Eracle potè condurle ad Euristeo.
Giunto a palazzo, il re le consacrò ad Era e le lasciò andare liberamente per le piane di Argo.

Il toro

Aspetto scientifico
 Il toro è un animale che possiamo tranquillamente definire come il re della fattoria, simbolo di potenza e virilità. Non è un caso, infatti, che numerose culture abbiano venerato dei e semi dei dalle sembianze taurine, entrando a far parte della cultura dei popoli del bacino del Mediterraneo.
 Ad ogni modo, il toro è un bovino, tipologia animale addomesticata da secoli, fondamentale per l'uomo sia nel lavoro dei campi che come animale da carne. Ebbene, però, specificare che l'esemplare definito toro è colui che non è destinato al consumo alimentare umano, bensì alla sola riproduzione.
Generalmente, infatti, i bovini vengono chiamati in modi differenti a seconda dell'età e del sesso: un maschio dai quattro anni in su viene definito “bove o bue” oppure “toro”. Nel primo caso, si tratta di una animale destinato alla macellazione, quindi nutrito ed allevato solo ed esclusivamente in funzione di questa.


Indagine clinica sul toro
Jastin - Ercole vede un toro grosso
Jastin - Il toro è il marito della mucca
Lorenzo - Ho visto un toro nel recinto dove c'erano tanti fiori
Vittorio - Io l'ho visto un toro più grosso in un recinto ancora più grosso quando andavo al mare
Selene - Ha 4 zampe
Massimo - Ho visto un toro nel recinto più grosso
Syria - Ha due zampe
Jastin - Il toro ha le corna, la mucca no
Lorenzo - Mio babbo ha visto un toro alla televisione, degli uomini che volevano salire sul toro e lo catturano col laccio
Selene - Alla tv ho visto un toro
Alice - il toro mangia l'erba
Massimo - Mangia il fieno e i fiori
Lorenzo - E' pericoloso andare nel recinto perchè ci incorna
Olga - A l'hanno detto che incorna
Jastin - Io faccio il toro
Francesco - Anche io
Asia - Io ho paura del toro
Fabio - Anche io

mercoledì 21 marzo 2012

SETTIMA FATICA: IL TORO DI CRETA

Quando Ercole arrivò all'isola di Creta, il re, Minosse diede la piena approvazione per catturare e portar via il toro minaccioso per Euristeo, poiché aveva causato devastazioni errando liberamente in tutto il suo regno. Per catturare il toro l'eroe intrecciò un laccio, e poi inseguì la bestia finché la indebolì, gettandole il laccio intorno al collo. Una volta domato il toro, l'eroe gli salì in groppa e lo cavalcò attraverso il mare fino al palazzo di Euristeo. Qui presentò il toro al re che, al vedere una bestia tanto bella, volle sacrificarlo a Era. La dea che provava antipatia per Ercole, rifiutò l'offerta, dicendo che essa avrebbe gettato gloria sugli atti dell'eroe, così il toro fu lasciato correre selvatico in Grecia.

VERBALIZZAZIONE SULLA STORIA
Yasser: Ercole deve uccidere
Alessandro: il toro,era grossissimo e lo doveva portare vivo dal re Mattia: Creta era un’isola e ci arriva con la nave Lavinia: intorno all’isola c’è tutto il mare
Giovanna: e perciò Ercole ci deve arrivare con la barca
Annalisa: sulla nave c’era l’equipaggio
Alessia: ora fa la fatica del toro di Creta
Mattia: è un’altra azione impossibile di Ercole
Francesco P.: sì ma il re chiama Ercole e gli dice di catturare il toro vivo e di portarglielo vivo e, siccome è difficile, lo tiene per tanto tempo lontano dal suo paese. Ercole sale su una nave e vedono l’isola
Lavinia: Ercole va dal re dell’isola
Mattia: il re Minocchio
Giulio: Minasse
Lavinia : e il re gli dice stai attento perché non è un toro normale
Lorenzo:perché è grosso e cattivo
Aymen: e bianco
Annalisa: il toro è molto cattivo
Francesco p.: e sputa fuoco dalle narici
Jessica: il toro è gigante
Francesco P.: Ercole si nasconde dietro gli olivi
Annalisa: si nasconde dal toro
Francesco P.: per osservare bene il toro
Mattia: poi il toro vede Ercole, il toro si avvicina e poi gli esce il fuoco dal naso, Ercole si sposta, lo prende per le corna e gli salta in groppa
Lorenzo: però prima il toro dà le zampate per terra e poi corre verso Ercole, lo vuole far cadere quando Ercole è in groppa ma infine si stancò
Yasser: Ercole cattura il toro
Lorenzo: e lo porta vivo dal re
Giovanna: ma il re quando vede il toro si spaventa e si nasconde dentro un vaso.

L'ISOLA                                      
Mattia: il toro viveva nell’isola di Creta;l’isola è un posto
Annalisa:un’isoletta è abitata
Mattia: io ci sono stato su un’isola ma non mi ricordo il nome
Carlotta: come l’isola del Giglio;ci va sempre Matilde
Francesca: sulle isole c’è tanta sabbia
Riccardo: in macchina non ci si può andare perché sennò le macchine affogano
Mattia: in macchina non ci si può andare perché intorno c’è tutto mare
Giulio:  ci si può andare in barca o con la nave
Carlotta: perché la barca non affoga
Lavinia:io sono andata su un’isola ma con l’aereo
Alessia: a Marina ci si va con la macchina perché c’è la strada
Francesco P.: no perché ci sono i parcheggi


martedì 20 marzo 2012

Giochiamo con l'acqua

L'Idra di Lerna era un animale acquatico e anche gli uccelli vivevano nella palude di Stinfalo, così abbiamo pensato di giocare con l'acqua per scoprirne alcune caratteristiche...........

Dopo aver giocato con l'acqua....
Eleonora - L'acqua è buona e trasperente
Selene - L'acqua si spruzza
Alice - L'acqua è azzurra
Lorenzo - No...non ha colore
Olga - E' limpida
Vittorio - L'acqua è nel mare
Alice - Serve a lavarsi le mani
Eleonora - serve a lavarsi tutto il corpo
Selene - Per bere
Massimo - Serve per lavarsi e per bere
Sonia - Io mi lavo con l'acqua
Alice - Anche a dar da bere alle piante
Eleonora - Non si può vivere senza acqua
Lorenzo - No non ha un colore

Che sapore ha ???
Alice - E' buona
Lorenzo - Non ha sapore
Alice - L'acqua del mare ha sapore
Vittorio - Si perchè è salata

domenica 18 marzo 2012

SESTA FATICA: GLI UCCELLI DEL LAGO STINFALO

La sesta Fatica di Ercole fu quella di cacciare i numerosi uccelli dai becchi, artigli e ali di Bronzo, divoratori di uomini e sacri a Are, che vivevano nella palude Stinfalia. Quando si alzavano in volo divoravano uomini e animali, in più lasciavano cadere le loro piume di bronzo e i loro escrementi che distruggevano e bruciavano le messi. Giunto alla palude che era circondata da fitte selve, Eracle si accorse che non poteva cacciare gli uccelli con le sue frecce, perchè erano troppi. Inoltre, la palude non pareva nè abbastanza bassa perchè un uomo vi si potesse addentrare a piedi, né abbastanza profonda per permettere l'uso di una barca. Mentre Ercole  temporeggiava sulla riva, Atena gli diede un paio di nacchere di bronzo, fabbricate da Efesto. Quindi salito su uno sperone roccioso del monte Cillene, Eracle battè l'una contro l'altra le nacchere provocando un tale rumore da far spaventare gli uccelli, che si alzarono subito in volo impazziti dal terrore. Eracle li uccise a dozzine mentre volavano verso le isole di Are nel Mar Nero, dove più tardi furono trovati dagli Argonauti. Secondo un'altra versione,Ercole gli uccelli Stinfali erano donne, figlie di Stinfalo e di Ornite che  uccise, perchè gli rifiutarono l'ospitalità. A Stinfalo, nell'antico tempio di Artemide Stinfalia, simulacri di questi uccelli sono appesi al soffitto e dietro l'edificio si trovano statue di fanciulle con gambe di uccello.


GLI UCCELLI DEL LAGO STINFALO - slideshow gratuito 

VERBALIZZAZIONE SULLA STORIA 
                           
QUALI FATICHE DI ERCOLE ABBIAMO FATTO ?
Matilde: abbiamo fatto l’Idra di Lerna
Fatima: e  quella del toro
Giulio: questa parla di uccelli
Akram: sono molti
Lorenzo: sono fatti con le zampe e il becco di bronzo
Riccardo: maestra, sono uccelli “abbronzati”
Francesco P.: e anche le piume di bronzo. Atena aiuta Ercole e gli dà una campana per far spaventare gli uccelli
Francesco R.: Ercole gli spara delle lance
Riccardo: erano frecce avvelenate
Francesco P.: col veleno dell’Idra
Yasser: le tira su nel cielo
Lavinia: gli uccelli abitano nella palude
Annalisa: la palude era deserta
Francesco P.:è fatta di sabbie mobili
Lorenzo: non era né di terra né di acqua
Francesco P.. non si può attraversare a piedi e a nuoto
Yasser: e nemmeno con la barca
Francesco R.. perché i remi non ci girano dentro la palude
Annalisa: allora Ercole fa avvicinare gli uccelli con la campana
Michelle: gli uccelli si spaventano
Riccardo: e lanciano le loro piume un po’ bruttarelle e sono dure perché sono di bronzo
Emmanuele: se una piuma arriva da Ercole, lui si fa male
Francesca: sì però gliele tirano lo stesso a Ercole
Francesco P.: con la pelle del leone della prima “missione” si nasconde e gli tira le frecce avvelenate
Michelle: alcuni uccelli muoiono e alcuni scappano
Riccardo: scappano perché hanno paura delle frecce
Lorenzo:menomale perché gli”stinfali” erano proprio cattivi
Francesco R.: gli uccelli di Ercole sono giganteschi
Riccardo: invece quelli veri sono normali
Francesco P.: non tirano frecce
Riccardo: no,non tirano piume
Michelle:però volano tutti
Riccardo: ma nell’acqua no
Lavinia: quelli normali non tirano piume e sono leggeri
Lorenzo: non è che sono tanto uguali quelli di Ercole e quelli animali
Francesca: perché quelli di Ercole sono di bronzo e sono pesanti
Francesco P.: gli ossi degli uccelli veri sono piccoli
Jessica: e c’hanno tutti il becco
Lavinia: gli uccelli fanno le uova e le mettono nel nido
Francesca: e poi nascono gli uccellini

QUALI ANIMALI CONOSCETE CHE VOLANO MA NON SONO UCCELLI?
Riccardo: l’ape
Francesco R.: i grilli
Marua: la mosca
Lavinia: la coccinella e la zanzara
Annalisa: la farfalla, io sogno sempre di volare
Lorenzo: c’è anche il tafano
Annalisa: sono tutti insetti

VERBALIZZAZIONE SULLA PALUDE
Mattia: nella palude ci vivono gli uccelli ed è tutto sporco
Francesco P.: ci vivono quelli di Stinfalo e non c’è nemmeno un goccio d’acqua
Annalisa: nella palude non esistono gli uccelli di Stinfalo
Mattia: ma le aquile sì
Francesco P.: e i falchi e tutti gli uccelli neri
Riccardo: nella palude non ci sono mica le barche
Giulio: perché è piena di fango
Annalisa: è come le sabbie mobili ed è piena di piante
Emmanuele: di piante brutte però
Lavinia: la palude è deserta e con la nebbia
Francesca: è un posto bruttissimo


sabato 17 marzo 2012

EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE: GLI UCCELLI DELLA PALUDE DI STINFALO

Albrecht Dürer
Ercole e gli uccelli di Stinfalo
tempera su tela
Norimberga, Germanisches Nationalmuseum

CHIARA: Ercole sta colpendo dei mezzi uccelli e mezzi uomini
VITTORIO: Ercole stava sparando ad una specie di mostri
ROSSELLA: Vedo Ercole che sta sparando degli uccelli
JASTIN: Un mostro sta colpendo 2 mostri
MATTEO C: E' un uomo che con l'arco ammazza i draghi
SELENE: Perchè sparano gli uccelli
FERDINANDO: Sta sparando le frecce Ercole per uccidere gli uccelli
ALICE: Vedo un drago
BENEDETTA: Ercole che spara a degli angioletti
BIANCA: Ercole ammazzava gli uccellini
MATTEO. B . : Ercole che spara gli uccelli che sono dei diavoli poi ci sono tante foglie ed un bastone in terra
MATTHIAS: Vedo i draghi
GAIA: Ercole che sta sparando gli uccellini
NOEMI: Ercole spara ai draghi
SYRIA: Vedo ercole che uccide gli uccellini
MIRKO: Vedo i mostri che stanno volando ed uno gli sta sparando e fa i lanci
DANIELE: Vedo molti draghi e Ercole spara con le frecce
LORENZO GRI. : Le frecce sono avvelenate perchè le aveva messe nell'idra
LESSANDRO: Ercole sta ammazzando con le frecce
MASSIMO: Ercole è vestito di lino
ANDREA: Vedo il castello poi le frecce per uccidere
TOPADA: E' un uomo con l'arco che spara con le frecce agli uomini che volano
LORENZO GRI. : Ercole che butta una lancia agli uccelli
MARTINA: Ercole sta tirando una lancia
LIA: La lancia è avvelenata
ALESSIO G.: Ercole è nella foresta e sta sparando a dei draghi


Il cinghiale

Aspetto scientifico
Il cinghiale può raggiungere il peso di 180 kg. Le zampe sono corte e sottili, la testa è allungata con occhi piccoli e orecchie grandi; la vista è poco acuta, ma l'olfatto e l'udito sono molto sviluppati. I maschi usano i canini, sporgenti su entrambe le mascelle, per la difesa e l'offesa.
La pelle è rivestita di setole sparse e solo di inverno da peli corti e setole lunghe e fitte. Sulla nuca si trova una criniera e la coda è stretta e pendula.
Il cinghiale vive nei boschi dell'Europa centrale e meridionale, in vaste zone dell'Asia e dell'Africa nord-occidentale.
In Italia è assente al nord ed in Sicilia, mentre è molto diffuso nei boschi del centro e del sud della penisola. E' molto presente in Toscana, dove è diffuso il cinghiale maremmano.
Grazie alla sua struttura corporea ed alla spessa pelle che lo protegge, il cinghiale può penetrare nelle macchie più fitte dove altri animali non potrebbero passare.
Fortemente cacciato da sempre per la sua carne saporita.

QUARTA FATICA: IL CINGHIALE DI ERIMANTO

La quarta fatica che Euristeo comandò ad Ercole fu quella di portargli un terribile cinghiale che aveva il suo covo sulle pendici del monte Erimanto e devastava le fertili campagne dell'Arcadia. Quando Ercole arrivò sul posto, frugò in tutti gli anfratti del monte, si calò nei burroni, esplorò cespuglio per cespuglio e finalmente scovato il cinghiale lo inseguì fino sulle cime nevose, quando il cinghiale incominciò a stancarsi riuscì a catturarlo, lo legò per le zampe e se lo gettò sulle spalle robuste mettendosi in cammino per tornare a Tirinto. Euristeo, alla vista dell’animale, si nascose in un pithos di bronzo, impaurito come davanti alla Morte.

giovedì 15 marzo 2012

Il bue

Aspetto scientificoIl bue domestico è una specie di mammifero appartenente alla famiglia dei Bovidi.
Il bovino adulto, cioè di età superiore ai quattro anni è chiamato "toro", mentre l'adulto castrato è detto "bue" o "bove". Il maschio di età inferiore a un anno è detto "vitello". Il maschio di età compresa tra uno e quattro anni è detto "vitellone" se non è stato castrato, mentre è detto "manzo" se è stato castrato. La femmina di età inferiore a un anno è detta "vitella". Il bue domestico viene allevato per trarne il latte, il liquido secreto dalla ghiandola mammaria dell'animale femmina per l'alimentazione dei cuccioli, molto usato nell'alimentazione umana, sia come bevanda sia come materia prima da cui ricavare formaggio, panna, burro, ricotta e altri derivati del latte. I vitelli vengono allevati principalmente per la carne: solo una parte viene infatti lasciata crescere per destinarla alla riproduzione.

OSSERVIAMO L’IMMAGINE DEL BUE E DICIAMO CIO’ CHE VEDIAMO:

MATTEO B – ha gli zoccoli
BENEDETTA – ha le zampe, ha le corna piccole, la coda e gli zoccoli.
MATTEO T – ha gli zoccoli
NOEMI – il bue e’ grande
MATTEO C- il bue ha le corna e poi ha un ciuffo di peli e le macchie.
CHIARA – il bue ha il muso lungo, ha il naso a buchi, ha le orecchie bianche.
ROSSELLA – il bue ha gli zoccoli, ha le corna e delle macchie, poi basta.
LORENZO- il bue ha gli zoccoli, le macchie, ha delle corna e le orecchie bianche.
LIA – il bue ha nella testa un po’ di peli e poi ha gli zoccoli neri.
JACOPO – quando qualcuno si avvicina ai suoi figlioli soffia ed ha le zampe possenti.
GILDA – i buoi hanno le macchie, sono forti qui hanno le corna e dietro le corna le orecchie.
MARTINA – ha gli zoccoli le macchie poi le corna e le orecchie.
ANDREA – il bue ha la pancia e la coda e le corna.
GAIA - ……….
FERDINANDO – il bue ha le corna, ha la coda, il bue ha gli zoccoli.
DANIELE – il bue ha le zampe, le corna e la coda.

COSA MANGIANO?

JACOPO – il fieno
DANIELE – e’ erba secca
JACOPO – lo mangiano in inverno quando c’e’ la neve.
CHIARA – perché d’inverno c’e’ la neve e gli danno il fieno.
CHIARA – il bue con gli zoccoli fa rumore, gli zoccoli gli servono per non farsi male.

LO SAPEVATE CHE I BUOI MASTICANO SEMPRE ANCHE DOPO MOLTO TEMPO CHE HANNO MANGIATO? PROVATE AD INDOVINARE COME SI CHIAMANO QUESTO TIPO DI ANIMALI CHE FANNO IN QUESTO MODO

JACOPO – cornuti

NO, RUMINANO, SONO DEI RUMINANTI E VIVONO IN CAMPAGNA, LA LORO CASA E’ LA STALLA, ecc

DOPO LA CONVERSAZIONE

FERDINANDO – il bue vive nella stalla e mangia l’erba secca che e’ il fieno.
GILDA – che mangiano le cose che buttano giù e le continuano a mangiare.
CHIARA – i buoi ruminano, rimandano su le robe che hanno mangiato prima e le masticano.
MATTEO B – fanno parte della famiglia dei bovini.
ALESSIO – ( su sollecitazione e domande dirette) sono mucche, i muscoli, zoccoli, guarda, fanno muu, mangiano l’erba.



Aspetto scientifico

DECIMA FATICA: I BUOI DI GERIONE

Gerione, discendente di Medusa, era uno spaventoso gigante il cui corpo, dalla cintola in su, si ramificava in tre corpi distinti, con sei braccia, e tre teste: un mostro insomma.
Abitava nell'isola Eritrea e possedeva tra le tante ricchezze un grosso armento di magnifici buoi rossi che erano custoditi da Euritione, un gigante anche lui, e da un cane a due teste che si chiamava Ortos.
Euristeo ordinò a Ercole di portargli i buoi. Per quanto l'impresa si presentasse difficoltosa, l'eroe, obbediente, partì, dopo tanto cammino si incontrò con Anteo, che aveva una statura gigantesca e una forza prodigiosa; prepotente e crudele, costringeva tutti coloro che passavano per la sua terra a lottare con lui e dopo averli vinti li uccideva.
Ercole sapendo che la sua forza gli veniva meno quando non toccava più la terra coi piedi, lo sollevò in alto e riuscì a strozzarlo.
Ripreso il cammino arrivò nel posto che divide l'Europa dall'Africa, che oggi si chiama stretto di Gibilterra, qui innalzò due colonne su ogni continente e da allora lo stretto venne chiamato Le colonne di Ercole.
Il dio Helios gli prestò la navicella d'oro con la quale trasportava il sole e così Ercole potè arrivare all'isola Eritrea.
Appena mise piede sull'isola il cane Ortos prese ad abbaiare ed Ercole con due colpi di clava si sbarazzò di lui.
Con le sue frecce avvelenate eliminò sia Euritione che Gerione, caricò i buoi rossi sul carro di Helios e iniziò il viaggio di ritorno.
Attraversò le Alpi e scese giù in Italia, arrivò nel Lazio, dove fu accolto dal re Evandro.
Ercole rimase li per una notte rifugiando i buoi in una caverna; in questo luogo c'era un gigante di nome Caco, che viveva di rapine e terrorizzava la gente.
Il gigante, mentre Ercole dormiva, rubò i buoi e per non far capire dalle loro tracce la direzione del suo cammino, trascinò i buoi a ritroso in modo che le orme, invece di partire dalla grotta, facevano credere che vi si dirigessero.
Al risveglio Ercole capì l'inganno, raggiunse Caco, lo uccise e finalmente potè raggiungere l'Argolide dove presentò i buoi rossi al re Euristeo.


lunedì 12 marzo 2012

Visita al Museo di scienze naturali (II sezione)


Visita al Museo di scienze naturali II sezione - Creare slides musicali

Marua: al museo abbiamo vistogli animali
Riccardo: gli squali
Jessica: i pesci grandi
Annalisa: ma perché gli animali non si muovevano?
Marua: perché erano morti
Annalisa: no erano fatti di materiali di peli
Victor: erano finti
Annalisa: erano manichini per questo non si muovevano
Francesca: io ho visto le farfalle, sembravano statue
Giulio: a me e’ piaciuto l’albero della vita
Francesca: luccicava
Matilde: aveva le luci tutte colorate
Riccardo: le luci erano tante, tante
Francesca: abbiamo visto anche i coniglietti
Lavinia: a me è piaciuto il capriolo
Yasser: a me è piaciuta la scimmia
Fatima: a me i pesci
Annalisa: il porcospino
Lorenzo: a me son piaciute due cose: quel moscone grosso con le ali bianche e rosa e quella specie di scorpione.






sabato 3 marzo 2012

Visita al Museo di scienze naturali (I sezione)

SOFIA: Siamo andati al museo e abbiamo visto tutti gli animali
SYRIA: A me è piaciuto il delfino
SELENE: A me il cinghiale
GAIA: Io ho visto un animale piccolo
JASTIN: Lo squalo mi faceva tanta paura...era grosso
ELEONORA: Il cinghiale era con il suo figlioletto
MASSIMO: lo squalo era grigio
JASTIN: Lo squalo aveva la pelle grigia e la balena mi fa tanta paura
GAIA: Anche a me..
OLGA: io ho visto la volpe rossa con la coda lunga
JASTIN: La volpe ha le unghia lunghe e graffia
SOFIA: c'era anche il cinghiale
ALESSANDRO: Mi è piaciuto lo squalo perchè ci aveva i denti grossi
FABIO: io ho visto i pesci e le farfalle
MATTHIAS: I serpenti erano grossi e velenosi
MATTIA: A me è piaciuto il tunnel con la televisione
ASIA: C'era la tartaruga verde
GUELA: A me piaceva il buio

I serpenti

Aspetto scientifico
I serpenti sono animali carnivori, si nutrono quindi di piccoli animali, compresi altri rettili e serpenti, uccelli, uova o insetti. Alcune specie sono dotate di un morso velenoso con il quale uccidono la preda prima di nutrirsene oppure la paralizzano; altre invece uccidono le prede per costrizione. I serpenti ingoiano la preda senza masticarla poiché, disponendo di una mascella e di altre numerose articolazioni del cranio estremamente flessibili possono aprire la bocca e ingoiarla interamente, anche se queste sono di grandi dimensioni.

Se un serpente non viene disturbato, molestato o minacciato non verrà mai ad attaccarci o aggredirci. Generalmente la gente, che si fa mordere da uno di questi rettili, ha tentato di catturarlo, di ucciderlo o ha messo le mani tra pietre o cespugli senza accorgersi della presenza del serpente che, sentendosi minacciato, ha reagito come lo farebbe chiunque davanti ad un pericolo.


Imitiamo lo strisciare dei serpenti



I serpenti strisciano - Creare diapositive

Ed ora impariamo la canzone


AVETE MAI VISTO UN SERPENTE?
COME E’ FATTO?
DOVE VIVE?
MIRCO – che è lungo e ha il veleno
DANIELE – il serpente è verde e striscia sotto l’erba
MATTEO C.- che quando ha paura dalla bocca sputa il veleno e alcuni hanno i denti fuori
CHIARA – certe volte mangiano le rane, vive sotto i sassi delle zampine mini sotto
ANDREA – sono andato dal serpente però l’ho visto sui sassi e l’ho visto sulla terra
JAMILA – io non l’ho mai visto, so che ha il veleno e la mia mamma mi ha detto che certe volte spruzzano tanto veleno
IACOPO – quando si arrabbiano tornano fuori dalle case così spruzzano il veleno
GILDA – che i serpenti strisciano sotto i sassi
FERDINANDO – tirano fuori la lingua e hanno i denti
ROSSELLA – mangiano i topi, io l’ho visto
MATTEO T. – hanno una lunga coda
BENEDETTA – io non li ho mai visti ma so che stanno sotto i sassi e sputano il veleno

Le fatiche di Ercole