mercoledì 23 maggio 2012

SCILLA E CARIDDI

Un giorno Ulisse e i suoi marinai arrivarono in uno stretto tra scogliere ripidissime, dove presto sentirono un fragore spaventoso.
Era risaputo che nello stretto c'era un vortice gigantesco, chiamato Cariddi, che risucchiava le navi trascinandole in fondo al mare.
"Remate piu' svelti che potete", gridò Odisseo. "Tenete duro, forza." Intanto, al timone, lui manovrava in modo da avvicinare la nave il piu' possibile alla scogliera ed evitare il pericolo.
I marinai remavano tenendo gli occhi fissi sul vortice e per questo non si accorsero di Scilla, il mostro a sei teste che viveva in una caverna sulla scogliera opposta.
All'improvviso il mostro spalanco' le fauci e afferro' sei marinai. I poveretti urlavano terrorizzati, ma vennero inghiottiti dal mostro.
"Continuate a remare", ordino' Odisseo e presto la nave usci' dallo stretto, scampando sia alle grinfie di Scilla che al vortice di Cariddi, e la vela si gonfio' di vento.

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