giovedì 9 febbraio 2012

Ercole

Eracle, Ercole per i romani, è il più popolare degli eroi greci, immensamente coraggioso e buono, ma talvolta ingenuo. E’ figlio di Alcmena, una mortale unitasi senza saperlo a Giove.
Era, Giunone per i romani, gelosa moglie di Giove, giura di ucciderlo, ma, non riuscendoci, decide di rendergli la vita impossibile. Tra l'altro, beffardamente, Eracle significa la "gloria di Era"! Un giorno Giunone lo rese momentaneamente pazzo, al punto che commise delle nefandezze. Per questo motivo l'altro grande eroe, Teseo, lo portò con sè ad Atene e cercò di rincuorarlo, ma fu un tentativo vano perchè Ercole restava vittima della disperazione e del senso di colpa. Ercole, uomo fortissimo, fu quindi in un certo senso costretto, per volere di Euristeo, re di Micene, a compiere le famose dodici fatiche. I mitografi greci le enumerano come segue: uccidere il leone di Nemea, lottare con l'idra di Lerna, catturare la cerva Cinerea, cacciare il cinghiale d'Erimanto, pulire in un sol giorno le stalle d'Augia, sterminare gli uccelli della palude di Stinfalo, domare il toro di Creta, fare altrettanto con le cavalle carnivore di Diomede, conquistare la cintura di Ippolita regina delle Amazzoni, impadronirsi dei buoi del mostro trimembra Gerione, rapire le mele d'oro delle Esperidi e, infine, catturare Cerbero. il cane mostruoso a guardia dell'ingresso degli inferi.

Nessun commento:

Posta un commento